COMPORTAMENTI CHE AVIS E I SOCI DEVONO MANTENERE IN OCCASIONE DELLE PROSSIME ELEZIONI
l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 tra i vari effetti provocati ha generato anche lo slittamento delle elezioni regionali previste nella primavera di questo 2020.
Solo i cittadini di Calabria ed Emilia Romagna si sono presentati alle urne, mentre il 20 e 21 settembre prossimi toccherà a quelli di altre sette regioni italiane: Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Puglia e Valle d’Aosta. Sarà un vero e proprio “election day” a cui sarà accorpato anche il primo turno delle elezioni amministrative. Sono circa 1050 i comuni italiani chiamati al voto, di cui 19 capoluoghi.
In vista di questo appuntamento, fatti salvi eventuali ulteriori slittamenti, mi permetto di riproporvi alcune raccomandazioni che regolino in modo corretto e rispettoso la pur legittima partecipazione dei soci ai confronti elettorali e salvaguardino l’immagine associativa e l’intera componente sociale.
Qual è il giusto comportamento che l’Associazione e i suoi soci devono tenere durante questi eventi?
Lo Statuto di AVIS è chiaro fin dall’ articolo 2, che riafferma la natura apartitica dell’Associazione e la non discriminazione dei soci per ideologia politica. Ciò significa che l’Associazione, in quanto persona giuridica, non può e non deve fare campagna elettorale – in modo diretto o indiretto – per qualsiasi partito o candidato. Questi comportamenti sono riaffermati anche dal Codice etico dell’Associazione approvato nel 2015, specialmente in relazione a possibili conflitti d’interesse.
Diverso è il caso di rappresentare e portare le proprie istanze agli interlocutori politici e istituzionali. Possono quindi essere organizzati dalle sedi incontri aperti a tutte le forze politiche e ai candidati su temi relativi al mondo trasfusionale, sanitario, sociale o del volontariato, affinché tali temi possano essere al centro dell’agenda della politica o dell’amministrazione locale.
In merito alla candidatura, a livello regionale o amministrativo locale, di soci dirigenti AVIS o soci donatori, è opportuno che l’aspetto associativo e quello partitico/elettorale siano tenuti assolutamente distinti e distanti.
A nessun socio, dirigente o volontario, può essere impedito il diritto costituzionale di associarsi e svolgere attività politica/partitica (vedi articoli 2 e 49 della Carta costituzionale).
Ciò non significa in alcuno modo un coinvolgimento diretto dell’Associazione. È quindi scorretto inserire il logo o un riferimento esplicito all’Associazione nel materiale elettorale del partito o del singolo candidato, nelle fotografie o nei manifesti, nei comizi elettorali. Un simile comportamento – ossia di non commistione tra l’essere donatori di sangue AVIS e candidati – dovrebbe essere garantito e rispettato, in particolare, sui profili social dei candidati.
Appare inoltre consigliabile, nel caso di candidature per le elezioni (regionali o amministrative), l’autosospensione dall’incarico di dirigente associativo fino alla conclusione della campagna elettorale.
L’impegno politico è e rimane un dovere civico che richiede competenza e dedizione cosi come l’impegno associativo e sociale. Sono ruoli distinti ma complementari!
Contribuiamo a mantenerli tali nella consapevolezza di agire con senso massimo di etica e responsabilità per il bene delle nostre comunità.