Grande successo per lo spettacolo dei 72 anni dell’Avis di Fabriano
ABRIANO – Solidarietà, raccolti oltre mille euro da donare attraverso sicuri canali di approdo alla Ucraina per l’acquisto di materiale e strumentazioni sanitarie. Uno spettacolo veramente unico per forza di attrazione, grazia e incanto raccontato da Katia Stazio e Mauro Allegrini, intramezzato da musica e canzoni con brani jazz, soul, beat e pop eseguiti sotto la regia di Fabrijazz da Orchestra Concordia con il Coro Giovani Fabrianesi e il coro Akademia. Questa la sintetica e al tempo stesso esaustiva cronaca di “I migliori anni della nostra vita”, episodio di vita collettiva ricco e affascinante che ha festeggiato i 75 anni di vita dell’Avis, dei suoi 2139 iscritti ma anche festa della città, celebrata in uno dei tempi della cultura più rappresentativi. I numeri, a volte noiosi e sterili mq in questo caso dicono che davvero nessuno rimane indietro: Il nostro sangue si avvicina al traguardo delle 180mila sacche al ritmo di circa 4mila l’anno, 3715 nel 2021, con segnali di recupero quest’anno. La Sezione di Fabriano ha indici tra i più alti della Regione per media donazioni/donatore e per numero di donatori in rapporto alla popolazione e ciò nonostante le mille problematiche quali spopolamento e invecchiamento. Chiara testimonianza che in tutti questi anni chi si è assunto l’onere/onore di rappresentare l’AVIS ha ben seminato per il futuro, sia in termini di sanità condivisa che di solidarietà e cittadinanza attiva”.
“Ringraziamento speciale e doveroso va a tutti i donatori per il loro vitale quanto fondamentale contributo, a volte sottovalutato o poco capito, ma senza questa essenziale figura di volontario, l’Avis che è lo specchio del territorio è in buona salute, quindi, anche la sezione Avis di Fabriano veleggia con il vento in poppa verso i 78 anni dalla sua Istituzione”.
Così il presidente dell’Avis di Fabriano, Sebastiano Paglialunga, ha salutato le centinaia di persone che hanno affollato platea e palchi del Teatro Gentile, in occasione dell’evento “I migliori anni della nostra vita”. Solennità Avisina dal percorso tormentato, diventata quasi una corsa ad ostacoli ma con più soddisfazione celebrata. Inizialmente prevista per il 2 Giugno 2020 per i 75 anni di vita della sezione fabrianese poi rimandata causa Covid all’8 Gennaio di quest’anno e sospesa ancora per la pandemia, non senza altri tentativi andati a vuoto. Il 30 Aprile 2022, però, finalmente è andato in scena in un oltre modo dignitoso palcoscenico per celebrare l’Associazione di volontariato che conta il maggior numero di iscritti, ben 2139 attuali, e tantissimi altri transitati in questi anni: l’Avis è una delle Associazioni di volontariato, più grandi e fondata da più anni, oramai 77.
“Evento” ha spiegato Paglialunga, dopo aver rivolto “Un immenso ringraziamento a Orchestra Concordia con Marco Agostinelli, Coro Giovani Fabrianesi con Emilio Procaccini, Coro Akademia con Paola Taticchi, Katia Stazio e Mauro Allegrini, al Service tecnico, a Photostudio Cico per le riprese, al personale Amat e ad Antonio Solinas per la serata indimenticabile, che rispecchia il carattere di quella che consideriamo una vasta “Famiglia”. Determinazione e ferma volontà di raggiungere i risultati che si prefigge, sempre al passo coi tempi sapendo adattarsi ai mutamenti della società e dei suoi bisogni, ma, sempre con leggerezza e in allegria per le tante manifestazioni che ogni anno vengono organizzate con l’entusiasmo di tanti volontari e cittadini uniti per riaffermare ogni volta un pensiero che ci accomuna. La vita – ha sottolineato – deve essere una festa e donando il nostro sangue invitiamo a partecipare anche chi non ce la fa, chi rimane indietro”.
“La storia siamo noi, nessuno si senta offeso ” è stato detto “soprattutto, nessuno si senta escluso. Siamo noi che abbiamo avuto la fortuna di incrociare la nostra vita con questa Associazione, oppure è stata la vita a porla sulla nostra strada. Come donatori, oppure mettendo a disposizione il nostro tempo ma anche, semplicemente, ci siamo ritrovati nei suoi ideali fondanti. Fabriano città generosa, come tante altre. Ma noi viviamo qui, con e per lei. Abbiamo voluto questo evento per ringraziare tutti della generosità di ognuno, per l’attaccamento e l’affetto che ogni giorno ci viene dimostrato. E ogni volta ci sorprende chi dà il meglio di sé perché sente questa realtà come propria, beneficiando tutti di uno spettacolo veramente unico. I ragazzi, meglio “i monelli” come diciamo qua, che sfidano il palcoscenico con una tranquillità da artisti consumati: una gemma rara. Ci osservano, abbiamo la responsabilità di dar loro esempi positivi. Finché avremo la capacità di parlare ai loro cuori potremo sperare che i nostri sogni camminino sulle loro gambe”.
In questo contesto, altri sentiti ringraziamenti sono stati espressi ai tutti e tanti presenti, alle forze dell’Ordine, ai rappresentanti politici,al vertice dell’Avis Provinciale, Zenobi e regionale, Gianuario, ai rappresentanti, tra le altre, delle Consorelle di Cerreto D’esi, Genga, Sassoferrato, “per Noi – ha concluso il presidente Paglia lunga – sarà sempre importante il rapporto con il territorio. Per ciò cercheremo di fare in modo che la nostra attenzione sia rivolta alle attività locali collaborando con le associazioni locali, la cultura, le scuole, i cittadini per quanto fatto, tanto o poco non importa, a favore di questa Associazione e anche chi, pur non essendo donatore, si è reso disponibile con il proprio tempo come pure in altre forme per esserle vicino. Tutto il sostegno che ci arriva da ogni parte, in ogni occasione e da ognuno, che ci viene manifestato ci spinge a migliorarci con più volontà, a percepire come giovane una realtà con 77 anni di vita, sempre in grado di essere al passo con i tempi. Ad essere in mezzo alla gente, con la gente e per la gente, soprattutto in mezzo ai giovani perchè possono cambiare mille aspetti nella vita ma la voglia e il bisogno adolescenziali di rendersi utili al prossimo saranno sempre attuali”.